




Neuroni di tutto il mondo, unitevi!
• Accoglienza e diritti per tutti
• No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
• Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
• Diritto di asilo per rifugiati e profughi
• Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
• No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
• Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
• Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
• Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
• A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro
Comitato 17 ottobre
Molti giustificano l'occupazione dell'Afghanistan da parte degli USA e dei suoi alleati, dicendo che la guerra contro i talebani si fà anche per migliorare la condizione delle donne afghane e per i loro diritti.
Secondo le donne afghane di Rawa (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan) tutto ciò è semplicemente falso.
da rawa.org
'Sette anni fa il governo statunitense e i suoi alleati hanno legittimato l’invasione militare dell’Afghanistan facendo credere alla popolazione di tutto il mondo che avrebbero liberato le donne afghane, portato la democrazia, combattuto il terrorismo. Il nostro popolo, oppresso dal regime dei talebani, era pieno di speranze; ma presto il suo desiderio di sicurezza, democrazia e libertà è stato tradito.
Con l’insediamento del governo fantoccio di Karzai, gli USA si sono alleati di nuovo con i signori della guerra fondamentalisti, che loro stessi avevano creato. Fin dall’inizio Karzai ha ignorato le richieste del suo popolo e la fiducia che gli era stata accordata e ha scelto di compromettersi con i criminali dell’Alleanza del Nord, offrendo loro le più alte cariche governative. Il nostro popolo si è sentito maggiormente tradito; contrariamente a quanto viene dichiarato da ministri e ufficiali governativi corrotti, il paese è sempre più sotto il controllo delle mafie e le auto immolazioni, gli stupri, i rapimenti di donne e bambini sono ai più alti livelli della storia dell’Afghanistan.'
PS: l'articolo citato è stato pubblicato ad ottobre 2008. Dubito che la situazione sia migliorata da un anno a questa parte, ma spero di essere contraddetto.
I feriti sono 4336 (tra loro 1133 bambini e 735 donne).
2400 le case totalmente distrutte.
Decine di organizzazioni dei diritti umani iniziano a raccogliere indizi per incriminare per “crimini di guerra” militari e politici israeliani che hanno partecipato “Piombo fuso”.
Fida Qishta è di Rafah, città al confine sud della Striscia di Gaza. Ha poco più di vent'anni, cura il blog http://sunshine208.blogspot.com ed insegna. E' stata invitata in Italia da Ya Basta e da Campagna Palestina Solidarietà per raccontare e per mostrare le foto e i video di quanto è accaduto e di ciò che tuttora accade nella Striscia di Gaza.
Racconta dell'operazione militare israeliana, di alcuni episodi di incredibile ferocia dei soldati israeliani. Ma qualcuno potrebbe dire che si tratta di propaganda.
Le immagini però sono difficilmente falsificabili e per capire cos'è stato Piombo Fuso ti basta e avanza vedere gli effetti del fosforo bianco sulla schiena di un ragazzino di 12 anni.
“La cosa che più ci ha indignato, come palestinesi, è stata l'indifferenza della comunità internazionale, davanti a questi crimini” ci dice.
Anche se i giornalisti erano stati fatti tutti uscire dalla Striscia di Gaza durante l'operazione, le informazioni sono passate, dai blog come quello di Fida o come quello di Vittorio Arrigoni.
Nessuno può dire che non si sapeva cosa stesse accadendo.
E nessuno può dire di non sapere quello che sta accadendo oggi.
Anche se i bombardamenti sono finiti, la Striscia di Gaza continua ad essere sotto assedio. Le persone e le merci vengono bloccate sistematicamente sia in ingresso che in uscita.
“Nonostante le parole di Obama che ha parlato di ricostruzione, alla frontiera il materiale che servirebbe per ricostruire non viene fatto passare.”
L'esercito israeliano ha poi imposto una zona cuscinetto (Buffer Zone) di 1 Km dal confine est, che proibisce ai contadini di andare a lavorare i propri campi, unica fonte di reddito per molti.
Fida ci mostra un altro video in cui l'esercito israeliano spara su alcuni contadini palestinesi, nonostante la presenza degli attivisti dell'ISM (International Solidarity Movement).
Stesso discorso per i pescatori.
Secondo gli accordi di Oslo, i pescherecci palestinesi possono navigare fino a 20 miglia dalla costa, secondo la legislazione internazionale fino a 12, a 6 miglia per una legge dello stato israeliano, per disposizione della marina militare israeliana il limite è di 2 miglia.
Oltre questo limite la Marina israeliana spara contro i pescatori, come ci mostra Fida in un suo video.
“Il boicottaggio economico, culturale, accademico e sportivo di Israele è l'unico modo non violento per cambiare la politica discriminatoria e il sistema di apartheid instaurato dal governo israeliano.”