Purtroppo sono arrivato solo alla fine della tavola rotonda sul cinema israeliano a cui hanno partecipato diversi registi tra cui Maya Zack, Danny Lerner, Michale Boganim, Raphaël Nadjari e Ran Slavi.
Uno dei relatori, chiedo scusa ma non ricordo il nome, ha concluso rispondendo alla domanda: "Come fà la società israeliana così piena di contraddizioni e composta da elementi profondamente diversi fra loro, a reggere e a restare unita senza un'identità comune?"
"Grazie alla sindrome di accerchiamento"
Secondo questa teoria, senza la percezione di un pericolo esterno, la società israeliana farebbe esplodere tutti i conflitti interni finora 'rimossi'.
Come succede metaforicamente nel film "Shiva" di Ronit & Shlomi Elkabetz.
giovedì 25 giugno 2009
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