domenica 2 ottobre 2011

Europe against austerity

"Tre anni fa l'economia mondiale era sull'orlo del precipizio. La caduta è stata evitata solo grazie al piano di salvataggio delle banche con i soldi pubblici, migliaia di miliardi di euro. Questa risposta alla crisi ha ancora di più accentuato il divario tra ricchi e poveri e portato alla crisi dei debiti nazionali.

     I governi di tutta Europa e non solo propongono ora una sola soluzione - draconiane misure di austerità che minacciano la sopravvivenza di milioni di persone comuni."
Così iniziava l'appello pubblicato sul Guardian da Coalition of Resistance per la conferenza organizzata a Londra sabato primo ottobre per tentare di affrontare la crisi dal basso e in modo coordinato a livello europeo.

Alla conferenza hanno partecipato diverse organizzazioni europee tra cui European Left Party, Die Linke (Germania), Attac, CADTM, Nouveau Parti Anticapitaliste (Francia), Cobas (Italia), OLME (Grecia) etc (qui la lista completa)

Molti tra i relatori si sono concentrati su come invertire "il circolo vizioso delle banche" (definizione dell'economista James Meadway),
Recessione -> minori entrate -> debiti non pagati -> un altro salvataggio con soldi pubblici -> più tagli alla spesa pubblica -> recessione ancora più profonda-> ...

trasformandolo nel "circolo virtuoso" che prevede Investimenti pubblici pianificati -> Crescita sostenibile -> Entrate maggiori -> Debiti pagati -> Nuovi prestiti -> nuovi investimenti-> ...


Per fare questo, però, occorre agire in modo coordinato almeno a livello europeo contro le politiche di austerità imposte dai governi e per una regolamentazione dei mercati finanziari.
Le lotte isolate e circoscritte all'interno dei singoli paesi non sono più sufficienti.
A tal proposito, particolarmente interessante la proposta lanciata da Olivier Besancenot dell NPA per uno Sciopero Generale Europeo.

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